Friday 9 December 2016


“….L’Unità si può anche chiamare  fuoco centrale o anima del mondo. Fu nella scuola eleatica alla fine del VI secolo che si comprese la struttura paradossale della ragione, Zenone e la sua scuola sostennero che non c’era necessità  nel rapporto fra nome e cosa ( taoismo del Dao De Jing), significante e significato. Parmenide raccomandava di risalire dal sensibile alle verità immutevoli.  Il fatto che la verità  si alterni nell’esperienza con il divenire, non la tocca, essa resta immutevole,  non soggetta a morte e nascita.  Questa opzione per la verità fu  spiegata in India come esperienza della psiche,…La conoscenza oscura dei sensi diventa  pienamente verace superando il sensibile, andando alla sua radice, fino ai punti minimi erranti nel vuoto, i cui vortici producono i mondi. Irrazionale sarà la religione e con essa ogni comportamento eccessivo…

Protagora di Abdera  nella seconda meta del V secolo si proclamerà sapiente ovvero sofista affermando che l’uomo è la misura di tutte le cose: questo è il principio supremo che improrerà l’era moderna. Egli insegnò che sugli dei  nulla si può asserire di razionale, mancando una percezione sensibile  della loro presenza….

La prima sofistica, nata in città democratiche, aveva difese il loro regime. Quella successiva, sorta in tirannidi od oligarchie, appoggerà questo altro aspetto: ogni razionalismo deve ricondursi per forza alla forza statale vigente….

Sarà Platone a combattere la sofistica, a respingerne il razionalismo, evocando l’irrazionalità come principio di ordine civile, d’ogni poesia, d’ogni filosofia….Lo strumento con il quale andava al di là della razionalità sofistica  e mostrava la necessità dell’irrazionale era spesso la stessa triade che si vide all’opera in Oriente…. Platone alterna la sofistica al mito… e la scrittura di chi ne scrive deve essere come un giardino di Adone, il vaso che in certe feste si riempiva di  arbusti dalla crescita rapida: si gettava in acqua corrente come un sacrificio alla precarietà’… 

Elemire Zolla: Filosofia perenne e mente naturale, Marsilio, Venezia, 2013, pp. 47-49